Tipi di subordinate
1) Soggettive:
Sono quelle che fanno da soggetto al verbo della reggente.
Mi pare di aver detto tutto.
- Mi pare = proposizione principale reggente
- di aver detto tutto = proposizione subordinata soggettiva
le proposizioni soggettive dipendono sempre da:
1) verbi impersonali o usati impersonalmente alla 3 ª persona singolare come: succede, occorre, basta, conviene, sembra, ecc.
Bisogna camminare molto.
Conviene ritornare.
2) verbi passivi usati impersonalmente come: si dice, si narra, si pensa, si crede, ecc.
Si dice che abbia vinto un grosso premio.
Si teme per una nuova scossa di terremoto.
Si spera che i politici governino nell'interesse del Paese.
3) espressioni impersonali come: è tempo, è giusto, è bello, è legge, è consuetudine, è necessario, ecc.
È tempo di reagire.
È molto che aspetto tue notizie.
Sarà bello andare tutti insieme al mare.
- Possono essere esplicite o implicite.
Esplicite: sono introdotte dalla congiunzione CHE; usano l'indicativo, il congiuntivo e il condizionale.
Indicativo (se la principale esprime certezza)
È chiaro che sei tu il nuovo direttore.
al congiuntivo se la principale esprime possibilità o speranza:
Si pensa che sia tu il nuovo direttore.
al condizionale se l'azione della soggettiva è subordinata a una determinata condizione:
. È noto che potresti essere tu il nuovo direttore.
Implicite: usano l'infinito preceduto o no dalla preposizione di.
Bisogna fare attenzione.
Sembra di volare.
2) Causali:
La subordinata causale indica il motivo, la causa di quanto è espresso dal verbo della principale.
Le esplicite sono introdotte da: perché, siccome, poiché, ché, visto che, dato che, posto che, atteso che, dal momento che, per il fatto che, che. (poiché, giacché, attesto che si usano soprattutto nello scrivere formale).
La macchina non si accende perché la batteria è scarica.
Non sono andato al cinema perché ero stanco.
Deve aver fumato come un turco perché nel suo ufficio non si respira.
Parto per New York perché Michele mi ha invitato.
Siccome Michele mi ha invitato, parto per New York.
La subordinata causale introdotta da perché si trova sempre dopo la principale, mentre quella introdotta da siccome si trova sempre prima della principale. Le causali esplicite possono avere il verbo in modo indicativo o condizionale.
Le subordinate causali implicite usano il gerundio, il participio passato e l'infinito retto da di, per, ecc.
Mi ha ringraziato per averlo aiutato.
Non resistendo alla fame, l'uomo rubo il pane.
Disorientato dal rumore, non sono riuscito a fermarmi.
L'infinito presente è usato solo quando si esprimono fatti del tutto indipendenti dalla volontà del soggetto:
Mia sorella soffre per essere brutta.
Quando invece vengono espressi stati di cose dipendenti dalla volontà del soggetto, e la subordinata presenta il verbo all'infinito presente, essa assume valore finale, con causale:
Mia sorella fa di tutto per essere brutta.
Ecco altri esempi di subordinate causali implicite:
Mio padre, essendo di turno, non verrà con noi allo stadio.
Avendo giocato tutto il giorno, non hai finito il lavoro.
3) Proposizioni finali:
indicano lo scopo o l'intenzione per cui si compie l'azione l'azione espressa dalla proposizione principale o da altre proposizioni.
Le esplicite finali sono introdotte dalle congiunzioni perché, affinché, onde;
Ti rimprovero affinché ti corregga.
Vi alleno duramente perché dovete vincere la gara.
le implicite sono introdotte da di, per, a che.
Ti rimprovero per correggerti.
Vi alleno duramente per vincere la gara.
4) proposizioni temporali
determinano il tempo in cui si compie un'azione espressa dalla principale.
Possono essere introdotte dalle congiunzioni: quando, mentre, appena che, dopoché, finché ecc. o sono espresse con un gerundio o con un participio
Mentre scrivevo ricevetti una lettera.
Quando c'è il sole faccio una passeggiata.
5) proposizioni consecutive
esprimono la conseguenza o l'effetto di quanto affermato nella proposizione reggente. Sono introdotte dalla consecutiva, che è legata agli avverbi così, talmente, tanto, o agli aggettivi tale, simile siffatto, o altre espressioni al punto che, al punto di, in modo che, ecc.
Nella forma esplicita la consecutiva è introdotta da che e ha il verbo all'indicativo.
Era tanto amareggiata che non voleva più rivederlo.
Nella forma implicita è introdotta dalla preposizione per, da e ha il verbo all'infinito
Ero troppo arrabbiata per uscire.
6) proposizioni interrogative indirette.
esprimono una domanda in modo indiretto, dipendendo da una reggente e non hanno il punto interrogativo. Può essere esplicita o implicita è retta dalla congiunzione dubitativa se, da pronomi, aggettivi, avverbi o locuzioni interrogativi come: chi, quale, dove, perché,da dove, anticipati da:
- verbi come: chiedere, domandare, cercare, informarsi e nomi corrispondenti tra cui: domanda, richiesta, indagine:
Mi domando se ho fatto bene.
Mi chiedo se saprò mai il motivo.
Gli ho chiesto dove potrei trovare un supermercato aperto.
- verbi locuzioni, nomi, aggettivi che esprimono dubbio come dubitare, essere incerto, non sapere, non capire, dubbio, incerto:
Non capisco quale sia il problema.
Sono incerta se avvisarla o no.
- verbi e locuzioni dichiarative come: sapere, pensare, far sapere:
Fatemi sapere perché siete così agitati.
Fammi sapere quando arriverai.
Le interrogative indirette possono essere semplici:
Dimmi cosa pensi
e disgiuntive:
Dimmi se verrai o no.
Nella forma esplicita l'interrogativa indiretta può avere il verbo all'indicativo, al congiuntivo o al condizionale:
Fammi sapere dove vai
Non so dove vada
Mi chiedo cosa avreste fatto al suo posto.
Le interrogative implicite ha il verbo all'infinito presente:
Mi chiedo se stare qui o andare via.
7) proposizioni concessive
ammettono l'esistenza di un fatto, nonostante il quale ha o non ha effetto l'azione indicata dal verbo della reggente. Le proposizioni concessive sono formate mediante le congiunzioni: sebbene, benché, per quanto, nonostante + un verbo di modo finito
Nella prossima lezione altri tipi di proposizioni subordinate.
Buona lettura.