Il pessimista Dis- e l'ottimista Eu-
In algebra +1 e -1 sono due espressioni di valore uguale e segno contrario. Nel lessico il capovolgimento di un valore da positivo a negativo si ottiene, di solito, premettendo il prefisso in.
Felice = infelice, certo = incerto, possibile = impossibile.
Oppure mediante una s: fortunato = sfortunato, legato = slegato, fatto = sfatto.
Con il prefisso dis, oltre che alla negazione, si indica anche privazione, opposizione, separazione, anomalia:
occupato = disoccupato, grazia = disgrazia, uguaglianza = disuguaglianza, gusto = disgusto, onore = disonore.
Altri esempi sono:
unione = disunione, congiungere = disgiungere, aggregare = disgregare, ordine = disordine, avventura = disavventura, servizio = disservizio, umano = disumano.
In altre parole, il dis, è un prefisso peggiorativo, tranne per poche eccezioni come intossicare = disintossicare, infettare = disinfettare, ingannare = disingannare.
Premesso ad astro, ci dà disastro, vale a dire “cattiva stella”. In altre parole, un disastro ferroviario,o il deficit disastroso dello Stato, non sono dovuti tanto alla poca manutenzione del treno, o all'insipienza del ministro del Bilancio, quanto alla maligna influenza delle stelle. Questo per chi crede nell'astrologia e nell'etimologia.
Funzione opposta al prefisso dis, svolge il prefisso eu , che in greco vuol dire bene. Se il dis è un pessimista menagramo, eu è un lieto annunciatore di cose dolci e soavi.
Ecco quindi l'euforia, condizione fisica di allegro vigore, l' euritmia, armonia delle proporzioni, l'eufemismo, figura retorica che rende mediante espressioni attenuate una realtà troppo cruda.
Il Vangelo è una aferesi di evangelico, dal greco euangélion = buona novella, in cui entrano eu, buono e àngelos, messaggero.