Alti papaveri
C'era una canzone che negli anni 50 diceva così:
“ Lo sai che i papaveri sono alti alti alti e tu sei piccolina che cosa ci vuoi far?”.
La piccolina era una povera papera umiliata dal fatto che la sua bassa statura non poteva competere non poteva competere con l'altezza di quei fiori superbi.
La canzone voleva essere una metafora del mondo diviso tra deboli e potenti simboleggiati questi ultimi dai papaveri.
- Si dice a quella conferenza parteciparono tutti i più alti papaveri della cultura, della finanza.
Ma perché non si dice alti garofani, alti gladioli? La spiegazione ce la da Tito Livio.
Siamo a Roma, al tempo dei re. Fingendosi perseguitato dal padre, il figlio di Tarquinio il Superbo chiese asilo nella vicina città di Gabii, nemica di Roma, e con le sue arti sottili in breve tempo diventò molto stimato e altrettanto influente. A questo punto inviò in gran segreto, un messaggero a Roma per avere dal padre istruzioni su come comportarsi. L'astuto Tarquinio condusse il messaggero in un campo e, senza dire una parola, decapitò con il bastone i papaveri più alti. Tornato a Gabii, il messo raccontò l'episodio, aggiungendo di non aver capito il motivo dello strano comportamento del vecchio re. Il figlio capì benissimo il messaggio gestuale, e senza perere molto tempo fece eliminare fisicamente tutti i notabili della città. Vale a dire tutti i cittadini che emergevano sugli altri, come gli alti papaveri emergono nel campo.