Le tre coniugazioni
Sai già che il verbo può variare secondo il modo, il tempo, il numero e la persona, che il verbo cioè ha una sua particolare flessione che si chiama coniugazione. Non tutti i verbi seguono la stessa coniugazione; ad eccezione di essere e avere, che ne hanno una propria, tutti gli altri verbi sono stati raggruppati in tre categorie che rappresentano tre tipi distinti di coniugazioni.
La prima categoria o coniugazione comprende tutti i verbi che all'infinito presente terminano in are:
cantare,
parlare,
saltare,
lodare;
La seconda categoria o coniugazione comprende tutti i verbi che all'infinito presente terminano in ere:
temere,
leggere,
vedere,
correre,
credere;
La terza categoria o coniugazione comprende tutti i verbi che all'infinito presente terminano in ire:
partire,
dormire,
venire,
sentire.
Are, ere,ire sono dunque le desinenze dell'infinito presente; esse si distinguono tra loro per le vocali a,e,i, che si dicono vocali caratteristiche perché servono a distinguere le tre coniugazioni.
Ogni voce verbale dei tempi semplice è formata da una parte che rimane invariabile in tutta la coniugazione e cioè il tema, e di una parte che varia secondo il modo, il tempo, e la persona, che prende il nome di desinenza.
Io lod -avo,
lod -assero,
lod -eremmo,
è il tema,
-aro,
-assero,
-eremmo
desinenze
La maggioranza dei verbi di ciascuna coniugazione si flette alla stessa maniera, segue cioè i paradigmi che vengono dati ad esempio delle tre diverse coniugazioni a cui ciascuno di essi rispettivamente appartiene.
Sono pochi i verbi che si discostano dal modello.
I primi sono verbi regolari, gli altri sono verbi irregolari.