L'apposizione
Il poeta Virgilio scrisse l'Eneide, poema famoso.
Accanto al soggetto Virgilio e all'oggetto Eneide ecco due nomi: poeta e poema.
Il nome che si riferisce ad un altro nome, in analisi logica si dice apposizione.
Il poeta = apposizione del soggetto
Virgilio = soggetto
scrisse = predicato verbale
l' Eneide = complemento oggetto
poema = apposizione del complemento oggetto
famoso = attributo dell'apposizione del complemento oggetto.
Tarquinio il Superbo fu cacciato da Roma.
L' Atride Agamennone comandava l'esercito dei Greci.
L'ateniese Milziade sconfisse i Persiani a Maratona.
Gli aggettivi indicanti soprannomi (il Superbo), gli aggettivi patronimici, quelli che indicano la paternità (Atride: figlio di Atreo), i gli aggettivi che indicano la patria d'origine (ateniese) poiché assumono negli esempi citati valore di sostantivo, sono considerati apposizione.
Mentre i soprannomi sono considerati apposizioni, gli epiteti tanto usati nell'epica ( Achille piè veloce, Atena occhi azzurri) sono considerati attributi
L'apposizione può essere introdotta:
dalla preposizione da:
Luca, da bambino, era il più veloce della classe.
dall'avverbio come:
Come rappresentante di classe mi sento in dovere di ringraziarvi.
da locuzioni prepositive:
L'ho premiata in veste di vicepreside
da espressioni formate dall'aggettivo dimostrativo quel / quelle seguito da nome o aggettivo, come quel sant'uomo, quel genio, quel delinquente, quella peste, quella brutta faccia, ecc.
Quel gran maleducato di Luigi merita una lezione.