Gli aggettivi indefiniti comprendono: ogni, qualche, qualunque e qualsiasi e sono tutti invariabili.

"Resterò solo qualche giorno".

Gli aggettivi indefiniti

 

  Gli aggettivi indefiniti si possono considerare come l’inverso dei dimostrativi. Mentre questi determinano o specificano, gli indefiniti hanno come caratteristica di dare un’indicazione indeterminata e approssimativa. Gli aggettivi e i pronomi indefiniti sono relativamente numerosi, almeno rispetto agli altri indicativi. Una prima distinzione si può fare tra quelli che sono soltanto aggettivi (ogni, qualche,qualunque, qualsiasi, qualsivoglia, ecc) o soltanto pronomi (uno, ognuno, qualcuno, chiunque, ecc), e quelli che possono avere funzione di aggettivo e pronome insieme (alcuno, ciascuno,nessuno,alquanto, poco, molto, ecc). Aggettivi che indicano una unità indefinita → ogni, ciascuno, qualunque, qualsiasi, qualsivoglia,nessuno (ai quali corrispondono i pronomi:ciascuno, ognuno, chiunque, chicchessia, nessuno). Qui sono considerati singolarmente:

1) ogni è solo aggettivo (gli corrisponde il pronome ognuno, è sempre singolare ed è invariabile nei due generi; precede sempre il nome, es: Ogni ragazzo ama il divertimento.

2) ciascuno è aggettivo e pronome; ma nella funzione di aggettivo gli si preferisce ogni (vedi sopra), è variabile al singolare ciascuno, ciascuna, ma non ha il plurale. Precede il nome. Davanti a consonante semplice o vocale ha il troncamento: (Ciascun giudizio è importante), si apostrofa al femminile davanti a vocale.

3) qualunque è solo o aggettivo ed è invariabile (gli corrisponde il pronome chiunque). Qualunque opinione va rispettata. Mentre ogni e ciascuno rifiutano l'articolo, qualunque si può costruire con altri indicativi e può anche essere messo dopo il nome. Per esempi:  L'uomo qualunque,  Una qualunque ragione, Un consiglio qualunque. Al plurale si pospone sempre al nome, per esempio: Degli uomini qualunque.

Ma qualunque ha un uso particolare perché è correlativo, cioè si costruisce con il pronome relativo e perciò può unire due proposizioni, per esempio: Ci vedremo a qualunque ora tu voglia, Non posso tollerare qualunque errore tu commetta. Tra tutti gli aggettivi indefiniti, soltanto qualunque si può usare staccato dal suo nome nella costruzione del verbo essere; in tal caso il nome è introdotto con l'articolo, come per esempio:  Qualunque sia la sua volontà, bisogna ubbidirgli. Partiremo, qualunque sia il tempo; e, al plurale: Qualunque siano le vostre opinioni, ecc.

4) qualsiasi e qualsivoglia (meno usato), equivalgono a qualunque: Una ragione qualsiasi, Partirò con qualsiasi mezzo. Queste forme sono invariabili, formate come sono dall'aggettivo tronco quale e le forme verbali siasi e si voglia, che sono singolari, per il plurale assumono le forme corrispondenti: qualsiansi e qualsivogliano, ma non sono più usate.

5) nessuno è indefinito negativo, e può fare da aggettivo e da pronome, è variabile ma si usa soltanto al singolare, davanti al nome si comporta come l'articolo uno: - Ma a nessun costo sarebbe andato al parco. Nelle frasi negative introdotte cioè da non si usa "nessuno" ripetendo di fatto la negazione: Non ho incontrato nessuna macchina, Non avevamo nessuna risposta, Non si poteva contare su alcun aiuto. Nelle espressioni interrogative e in quelle indirette (introdotte dalla congiunzione se) l'indefinito nessuno fa le veci di un aggettivo positivo (alcuno,qualche) Hai nessuna notizia di  darmi? Hai qualche notizia; Dimmi se vuoi nessun aiuto ( Dimmi se vuoi qualche aiuto).

Gli indefiniti che indicano una pluralità indeterminata sono qualche e alcuno.

6) qualche è soltanto aggettivo (gli corrisponde il pronome qualcuno), è invariabile e si usa solo al singolare (del resto con il singolare, esprime una pluralità; qualche cosa è più di una sola cosa), per esempio: Ho letto qualche pagina, Gli abbiamo portato qualche bibita.

7) alcuno è variabile nel genere e nel numero; al singolare è spesso sostituito con qualche (" mi manca qualche cosa e non mi manca alcuna cosa; mentre per il plurale è unico ed esprime con efficacia la pluralità indeterminata. C'è qualche parola che non riesco capire, e invece Ci sono alcune parole che non riesco a capire. L'aggettivo alcuno si usa nelle frasi negative (quelle introdotte da non) al quale tuttavia si preferisce nessuno: Non posso dare alcun aiuto, Non ho potuto comprare alcun giocattolo; sono tutte forme corrette, ma volentieri sostituite con nessuno: Non ho comprato nessun giocattolo, Non c'è nessuna convenienza, Non posso dare nessun aiuto.

8) Taluno è variabile nel genere e nel numero, il suo impiego è simile a quello di alcuno, ma con una sfumatura di più allusiva indeterminatezza; e pari ad  alcuno si preferisce nella forma del plurale ( al singolare si preferisce un certo, un tale).  Esempio: Ci sono alcuni errori molto gravi e Ci sono taluni errori molto gravi.

9) Certo e tale, quando si usano al singolare, si accompagnano all'articolo un con funzione indefinita: Un certo signor  Rossi, Mi fermarono certi sconosciuti, Tali fratelli Olimpia; mentre nell'uso assoluto o con un aggettivo dimostrativo (questo, quello) possono assumere valore determinativo (indicando una qualità o a cui si fa allusione) Certe cose non si fanno, Certi sbagli non si dovrebbero commettere, Quel tale signore non è venuto.

Gli indefiniti che indicano una quantità indeterminata sono: poco, alquanto, parecchio, molto, tanto, troppo, altrettanto. Posso fare tutti da pronome. Sono variabili come aggettivi della prima classe (cioè hanno quattro terminazioni) e qualcuno ha anche il superlativo (pochissimo, moltissimo, eccezionalmente anche tantissimo: Ti ho detto tantissime volte. Nell'ordine in cui sono disposti indicano una gradazione di quantità:

Ho scritto poche righe, parecchie pagine, molte pagine, tante pagine, troppe pagine, e con valore correlativo: Ho scritto altrettante pagine (sottolineando un'altra indicazione espressa prima) ; e così: C'è poca volontà, C'è alquanto fermento, C'è parecchia miseria, C'è molto lusso, C'è troppo rumore.

10) Con poco si esprime insufficienza: Ha poca energia; con alquanto si dà l'idea della quantità mediocre, appena sufficiente. Esempio: Mi ha accolto con alquanta simpatia;  parecchio indica una quantità più che sufficiente: Ho fatto parecchi esercizi; molto esprime una quantità grande in opposizione a poco: Ci vuole molta pazienza; tanto equivale a molto ma dà un senso di estesa quantità; troppo  esprime l'eccesso Abbiamo troppi guai;  altrettanto è composto da altro + tanto e ha perciò un valore correlativo, cioè ha bisogno di un riferimento: Ho altrettanta paura di te (cioè ho tanta paura quanto te).

Tutti questi aggettivi usati nella forma del maschile, acquistano valore avverbiale; la maggior parte di essi con l'articolo, nella forma del maschile, hanno valore di sostantivo (nome) neutro: il poco = ciò che è poco, il molto, il troppo, un tanto, un altrettanto.

11) tutto indica la quantità intera, completa, ed è l'estremo grado degli aggettivi indefiniti di quantità; si costruisce precedendo l'articolo (o il dimostrativo) che accompagna il nome a cui esso si riferisce. Ho letto tutto il libro.

 

 

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