Aggettivi sostantivati e aggettivi dei colori
1) Aggettivi sostantivati
Il legame dell’aggettivo con il nome è tanta che ci sono aggettivi qualificativi che diventano nomi.
Alcuni aggettivi usati da soli, al maschile e con l’articolo determinativo, acquistano la funzione di un nome astratto. Come per esempio:
l’utile,
l’impossibile,
il vero,
il falso.
Il bello.
(ciò che è bello),
l’onesto
(ciò che è onesto, sinonimo di onestà).
Gli scrittori cercano di rappresentare il vero.
Il bello piace a tutti.
I miei oggi sono fuori casa.
Questo tipo di aggettivo sostantivato si usa con il predicato di proposizioni soggettive:
Lo strano è che lui non sospetta di nulla.
→ ( lo strano = la cosa strana).
Il bello è che non sapevamo la strada.
→ (il bello = la cosa bella) .
Ma, in genere molti aggettivi sono passati al rango di nomi, specialmente quelli che indicano una condizione o un modo di essere: si tratta, cioè di un attributo qualificativo che si "impersonifica".
Per esempio: forte, malato, ricco, povero, buono, vile, e cioè:
chi è forte,
chi è malato,
chi è buono
I bambini poveri.
l'aggettivo ha la sua funzione;
ma è sostantivo nella frase:
I poveri mi fanno amarezza.
A sua volta l'aggettivo sostantivato può essere qualificato da un aggettivo, e ci sono espressioni che alternano l'uso:
I poveri (sostantivo) non dovrebbero essere mai ammalati (aggettivo).
Valore di aggettivo o di nome hanno, secondo le circostanze, i nomi di popoli, abitanti, cittadini:
Lo stato italiano
(aggettivo),e, invece;
l’Italiano
(nome)
Un paesaggio napoletano.
(aggettivo),
e un Napoletano;
I poeti romani e i Romani
(come nomi si usa scriverli con la maiuscola; ma l’italiano, il latino, il francese, ecc. per indicare "il linguaggio italiano", "il linguaggio francese", ecc.
2) Aggettivi dei colori
Gli aggettivi dei colori appartengono ai qualificativi, ma presentano un particolare comportamento.
Possono farsi qualificare da un nome:
rosso fuoco,
verde mare,
giallo crema,
verde bottiglia,
nero carbone;
- dove fuoco, mare, crema, bottiglia, carbone sono nomi con valore qualificativo.
E per questo processo qualificativo di alcuni nomi chiamati a precisare le tinte dei colori, arriva al punto di trasferirli ad altro valore e ad altra categoria grammaticale. Per esempio:
colore della rosa diventa colore rosa e poi rosa semplicemente: e così la viola (fiore) e il viola (colore);
Un tramonto rosa.
Dei tramonti rosa,
dove il nome, che è diventato qualificativo di colore, rimane invariabile.