I segni: classificazione

I segni naturali hanno un significato universale che non cambia con il trascorrere del tempo. I fenomeni meteorologici si segnalano sempre allo stesso modo, le orme di un animale indicano il suo passaggio, le impronte digitali una persona segnalano che egli è passato in quel posto, le nuvole pioggia imminente, il fumo segnala la presenza di fuoco, un arcobaleno informa che è appena passato un temporale.
I segni artificiali hanno un significato che cambia a seconda del tempo e del luogo. La luce rossa dei fanalini posteriori di un'auto segnala che l'automobilista sta frenando, oppure una spia rossa su una porta indica che il locale è occupato.
I segni intenzionali nascono da una precisa volontà d'inviarli. Sono intenzionali la paletta alzata di un poliziotto per intimare l'alt, una pacca sulla spalla, una manifestazione di piazza ecc.
A tutti questi segni si associa la componente della convenzionalità. Convenzione: per esempio, un gesto, per tacito accordo di tutti coloro che vivono in quell'ambiente, vuol dire una certa “cosa” ed è frutto di una convenzione, cioè si è convenuto che quel gesto, è fissato e accettato da tutti. Naturalmente i segni intenzionali, proprio per la loro convenzionalità, vanno compresi e imparati
I segni spontanei non dipendono dalla volontà dell'individuo: starnutire, arrossire, impallidire, dimenticare qualcosa, distrarsi, questi segni si chiamano anche indizi. In base agli indizi, che in medicina sono chiamati sintomi, il medico è in grado di diagnosticare una malattia.
I segni gestuali sono legati al linguaggio del corpo e possono essere intenzionali o non intenzionali.
un sorriso d'incoraggiamento
la richiesta di silenzio avvicinando il dito indice alla bocca
una smorfia ;
sono tutti gesti che hanno carattere d'intenzionalità.
Invece, lo sbadiglio, la testa bassa se si ha vergogna, lo sguardo scintillante se si è allegri, il brivido per la paura o per l'emozione sono segni che non dipendono dalla volontà.
I segni verbali sono le parole (da latino verbum) e sono propri dell'uomo. L'uomo è l'unico essere sulla Terra in grado di stabilire una comunicazione verbale, cioè fare un discorso, organizzare un dialogo e una conversazione, scrivere un messaggio o un testo con i più diversi mezzi:con la penna, con un cartellone pubblicitario, con un computer ...