Gli iperònimi e gli ipònimi

Gli iperònimi e gli ipònimi sono parole che appartengono allo stesso campo semantico.
Per comprendere meglio il rapporto di inclusione occorre considerare il concetto di classificazione. Classificare significa raccogliere degli oggetti in gruppi omogenei in base ad un criterio. Per esempio una gabbia allo zoo in cui ci siano: una farfalla, una scimmia, una foca, un leone, un cammello, un’antilope, un’anatra, una testuggine, un rospo, un coccodrillo, un pesce rosso, una gallina, un delfino, una mosca ecc. Tutti questi animali formano un insieme, anche se un po' vario. All’interno di questo insieme ci sono però molti sottoinsiemi, per esempio:
a) sottoinsieme di mammiferi: scimmia, leone, foca ecc.
b) sottoinsieme di uccelli: gru, gallina, anatra ecc.
c) sottoinsieme di pesci: pesce rosso, delfino ecc.
d) sottoinsieme di rettili: coccodrillo, testuggine ecc
e) sottoinsieme di insetti: farfalla, mosca ecc.
- Dallo stesso insieme si possono ricavare infiniti altri sottoinsiemi, quali:
f) sottoinsieme di vocaboli maschili: coccodrillo, leone, pinguino ecc.
g) sottoinsieme di vocaboli femminili: farfalla, scimmia, gallina ecc.
h) sottoinsieme di parole terminanti in -o: rospo, delfino, coccodrillo ecc.
i) sottoinsieme di parole terminanti in -a: gallina, mosca, anatra ecc.
Nel primo sottoinsieme abbiamo classificato usando il criterio del raggruppamento per classi di animali, nel secondo sottoinsieme si sono usati dei criteri di tipo linguistico.
Questo è il rapporto di inclusione che lega ogni sottoinsieme al suo insieme.
Si chiamano iperònimi ( dal greco iper, sopra + ònyma, nome ) le parole che stanno sopra ad altre parole, in quanto ne definiscono la classe di appartenenza.
Gli ipònimi ( dal greco ipò, sotto + ònyma, nome) sono le parole che stanno sotto, cioè sono sottomesse o subordinate agli iperònimi.