Tutto è segno è tutto ha valore di messaggio: dalle nuvole in cielo che annunciano la pioggia, all’insegna stradale, al rito matrimoniale, al saluto di un amico, al profumo che esce da una cucina, ad un’abitudine alimentare o  vestirsi in un certo modo. Perciò, che lo sappia o no, che lo faccia consapevolmente o inconsapevolmente, ogni essere vivente non può non comunicare o non ricevere messaggi che gli vengono dalla realtà in cui vive, sotto forma di segni o attraverso la mediazione dei segni.

Il segno è lo strumento - base con cui vengono  inviate le informazioni che formano il messaggio; è formato da due elementi: il significante e il significato.

Il significante → è la parte, la componente del segno che viene registrata con gli organi di senso (vista, udito, tatto, odorato, gusto).

Il significato → è la parte mentale del segno, quella che si comprende con la mente.

 

Significante e significato

Supponiamo di dover attirare l'attenzione di un amico che si trova a qualche distanza, ad esempio dall'altra parte della strada, per dirgli di venire presso di noi. Per chiamarlo possiamo usare delle parole, ma possiamo anche fare un fischio oppure un semplice gesto con la mano, possiamo cioè usare codici diversi.
La scelta dei codici dipende dalle situazioni: il gesto è possibile solo se l'amico sta guardando verso di noi e può essere utile se il rumore del traffico è forte. Il fischio è possibile se siamo in confidenza con l'amico e può essere efficace se è uno strumento usato abitualmente. Le parole dal canto loro possono articolare meglio il senso del nostro messaggio. Lo stesso messaggio può essere quindi formulato in modi diversi. In ogni caso l'emittente ha usato il proprio corpo per materializzare, cioè rappresentare materialmente un messaggio. Ogni messaggio per poter essere ricevuto dai sensi del destinatario deve essere tradotto in immagini fisiche (essere cioè percepibile attraverso i sensi) Un pensiero, un sentimento, un'idea, un'opinione che non vengano tradotte in parola, gesto, immagine visiva, scrittura non possono essere trasmessi.
Perché ci sia comunicazione ci devono essere quindi sia un contenuto sia un modo di esprimerlo, e cioè  sia un significato sia un significante. Ogni volta che mettiamo insieme un significato con un significante produciamo un segno. Si può dunque dire che:

- si comunica attraverso segni;

- ogni codice produce segni propri;

- noi comunichiamo con i segni di più codici.

Cosa significa mettere insieme?

Usiamo un esempio. Può capitare che noi pensiamo a qualche cosa, che però è ancora così impreciso e confuso che non riusciamo ad esprimerlo: una sensazione nuova, mai provata, una lezione studiata in fretta e non compresa, una situazione sulla quale non avevamo mai riflettuto. In questa fase non riusciamo a comunicare ciò che vorremmo. Possiamo dire che il suo significato non ha ancora trovato il suo significante. Perciò un significato senza significante non è comunicabile. E viceversa, se usiamo un insieme di suoni che non è mai stato usato, al quale non è ancora stato attribuito un significato, nessuno ci comprenderà. Perciò un significante senza un significato non è comprensibile. Ecco dunque cosa significa mettere insieme: per costruire un segno è necessario porre in rapporto tra loro un significato e un significante.

Il segno è il rapporto tra il significato e il significante.

Inventare un segno è facile, se ne possono inventare all'infinito. Un semplice cenno del capo tra due amici, possono servire a trasmettere contenuti comprensibili e anche complessi. Ogni gruppo può inventare un gergo speciale, segni convenuti, regole particolari per comunicare al proprio interno; ma perché un segno serva come mezzo per comunicare, bisogna che almeno due persone siano accordate su di esso, cioè come mettere in rapporto un determinato significato con un corrispondente significante. Questo accordo si chiama convenzione, (dal latino convenire, cioè riunirsi in un medesimo posto e quindi giungere alla stessa decisione). La convenzione deve essere condivisa da tutti coloro che usano lo stesso codice: ad esempio tutti i parlanti devono essere d'accordo sull'so dei segni del codice lingua.

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Nomi invariabile
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Pronomi possessivi
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