Verbo: il modo

Una situazione, un'azione, o un fatto può essere presentato da chi parla o scrive in modi diversi, secondo il proprio punto di vista, il suo stato d'animo nei confronti di chi ascolta. Perciò il modo verbale permette al parlante di presentare il fatto espresso dal verbo secondo diversi punti di vista, diversi atteggiamenti: certezza, possibilità, desiderio, comando ecc.
Non parlo più. → certo sicuro.
Ah, se tu parlassi meno. → ipotizzato e perciò incerto.
Parlerei meno, se fossi meno nervoso. →possibile a determinate condizioni.
Parla lentamente! →in forma di comando.
I modi verbali sono sette, di cui quattro finiti, quindi con indicazione di persona e numero, e tre indefiniti, cioè senza questa indicazione.
Modi finiti:
(io) scrivo
(che io) scriva
(io) scriverei
scrivi! (tu)
Modi indefiniti:
scrivere
scritto
scrivendo
L'infinito, il participio e il gerundio si chiamano anche forme nominali del verbo o nomi verbali, perché possono essere usate in funzione di nomi e di aggettivi:
Bere troppo (troppo vino) fa male.
Il passato (= gli avvenimenti trascorsi) non ritorna più.
Quadro generale dei modi e dei tempi del verbo
Modo | tempi semplici | tempi composti |
indicativo otto tempi | presente imperfetto passato remoto futuro semplice | passato prossimo trapassato prossimo trapassato remoto futuro anteriore |
congiuntivo quattro tempi | presente imperfetto | passato trapassato |
condizionale due tempi | presente | passato |
imperativo un tempo | presente | - |
infinito due tempi | presente | passato |
participio due tempi | presente | passato |
gerundio due tempi | presente | passato |