In questa lezione: il genere. Per tutti gli esseri inanimati l’attribuzione al genere maschile o femminile è solo convenzionale, fissata dall’uso nel corso dell’evoluzione della lingua. Per quanto riguarda gli esseri animati, sono di solito di genere maschile i nomi che indicano persone e animali maschi (il nonno, il gatto) e di genere femminile i nomi che indicano persone e animali femminili (la nonna, la gatta).

 

Il genere del nome: la formazione del femminile.

Il nome genere

Dal punto di vista della forma, il nome ha una caratteristica fondamentale che lo individua e distingue dal verbo: di solito ha forme diverse per esprimere il genere (maschile / femminile) e il numero (singolare/plurale):        

gatto/gatta, gatto/gatti, gatta/gatte.                                            

In ogni nome si distinguono due parti, ognuna porta un significato.

  • La prima parte è la radice o morfema lessicale, che contiene il significato fondamenta del nome,
  • la seconda parte si chiama desinenza o morfema grammaticale e, variando, fornisce indicazioni circa il genere e il numero del nome.

Tutti i nomi hanno un genere.

I generi dei nomi sono due:

maschile e femminile: ---------------------------→          bambino -  bambina  /  impiegato - impiegat/   gatto - gatta.

La distinzione dei generi dei nomi delle persone e degli animali è semplice:

i nomi degli uomini e degli animali maschi sono maschili:

  • Carlo, gatto,

i nomi delle donne e degli animali femmina sono femminili:

  • Carla, gatta.

I nomi delle cose sono in parte maschili e in parte femminili, non c’è regola fissa per riconoscere se sono maschili o femminili; alcuni, si riconoscono dal significato, o dal suffisso o dalla desinenza, per altri occorre l’uso, e, per una maggior sicurezza vale il vocabolario.

Cosi: libro, tribunale, tempo, sono di genere maschile, fontana, mano, mente, eco sono di genere femminile.

Alcuni nomi, detti mobili, passano dal maschile al femminile modificando la desinenza. In questo caso le regole sono queste:

  •  nomi che al maschile terminano in -o formano il femminile cambiando la desinenza in -a:

ragazzo/ ragazza, alunno / alunna, impiegato, impiegata

  • i nomi che al maschile terminano in -e formano generalmente il femminile con la desinenza -a

signore/ signora, cassiere/ cassiera, infermiere / infermiera;

  • in altri casi in cui i nomi indicano animali, titoli o professioni, aggiungendo al tema di suffisso-desinenza -essa:

leone / leonessa, professore, professoressa:

  • i nomi che al maschile terminano in -tore formano il femminile in -trice, cambiano cioè il suffisso:

scrittore / scrittrice, attore / attrice, spettatore / spettatrice.

  • alcuni nomi hanno un’unica forma per il maschile e per il femminile:

nipote,pianista,consorte, farmacista, cronista, giornalista, artista, cantante,suicida.

con questi nomi la distinzione avviene solo con la presenza di articoli e di aggettivi:

Il cronista è stato assalito dai manifestanti, la cronista è stata assalita dai manifestanti.

Il pianista è stato applaudito, la pianista è stata applaudita.

  • vi sono nomi di genere promiscuo, riferibili cioè a individui di entrambi i sessi:

la pantera, la scimmia, la balena, il serpente, il falco, il delfino.

si potrà dire per specificare l' appartenenza a un genere:

la volpe maschio o il maschio  della volpe, il leopardo femmina o la femmina del leopardo.

  • un gruppo di nomi ha forme completamente diverse per il maschile e il femminile. Sono i nomi  indipendenti:

uomo / donna; maschio / femmina; padre / madre; fratello / sorella;  marito / moglie; genero / nuora;celibe / nubile.

Falsi cambiamenti di genere.

Alcuni nomi si presentano come se fossero la forma maschile a la forma femminile la stessa parola. Si tratta di falsi cambiamenti di genere, in quanto i due nomi non hanno so stesso significato.

Nella tabella riportata sotto vi sono alcune delle coppie di parole più comuni che si comportano in questo modo:

L’arco (arma; struttura architettonica)

L’arca (cassa; la nave di Noè)

Il baleno (fulmine)

La balena ( mammifero marino)

Il balzo (salto)

La balza (tratto scosceso di un monte)

Il banco (mobile)

La banca (istituto monetario o)

Il branco (gruppo di animali)

La branca (settore del sapere)

Il buco (foro)

La buca (fossa)

Il busto (parte superiore del corpo umano)

La busta (involucro per lettere)

Il calo (diminuzione)

La cala ( insenatura marina)

Il cappello (copricapo)

La cappella (piccola chiesa o parte di essa)

Il casello (punto di entrata o uscita dalle autostrade)

La casella (casella postale o quadratino da annerire in un modulo)

Il caso (avvenimento accidentale, imprevisto)

La casa (abitazione)

Il cassetto (il cassetto di un armadio, di una scrivania, etc...)

La cassetta (piccola cassa per le merci)

Il cavalletto (sostegno per piani di lavoro, tele di pittori, macchine fotografiche, etc...)

La cavalletta (nome comune di molte specie di insetti saltatori, locusta)

Il cavo (incavatura)

La cava (luogo di scavo per l'estrazione di materiale roccioso)

Il cerchio (figura geometrica rotonda)

La cerchia (gruppo di persone)

Il cero (grossa candela)

La cera (prodotto delle api)

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La struttura dell'italiano

Unità 4
Il verbo
Verbi predicativi e verbi copulativi
Verbi transitivi e verbi intransitivi
I verbi: persona e numero
Verbo: i tempi del verbo
I modi del verbo
L'aspetto
La forma del verbo: attiva, passiva, riflessiva
La forma riflessiva
Forma riflessiva apparente
Forma riflessiva reciproca
Verbi riflessivi pronominali
Verbi impersonali
Verbi ausiliari
Verbi ausiliari essere ed avere
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Verbi aspettuali e verbi causativi
La coniugazione
Verbi difettivi
Verbi sovrabbondanti

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L'indicativo e i suoi tempi
Il presente
Futuro semplice e futuro anteriore
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Il trapassato prossimo e il trapassato remoto
Congiuntivo e i suoi tempi
Condizionale e i suoi tempi
Imperativo

Unità 6
Verbo: i modi indefiniti
Infinito e i suoi tempi
Participio e i suoi tempi
Gerundio e i suoi tempi
Verbo analisi grammaticale
Il verbo in sintesi

Unità 7
Il nome
Il nome comune, nome proprio, nome collettivo
Primitivi, derivati,alterati,composti
Il nome genere
Formazione del plurale
Nomi invariabili
Nomi difettivi
Nomi sovrabbondanti
Nomi composti
Nomi invariabile
Nomi difettivi
Nome,analisi grammaticale
Il nome in breve

Unità 8
L'articolo
L'articolo determinativo
Articolo indeterminativo
Articolo partitivo
Analisi grammaticale
L'articolo in breve

Unità 9
L'aggettivo
Funzione dell'aggettivo
La posizione dell'aggettivo
Struttura dell'aggettivo
Genere e numero
Concordanza dell'aggettivo
Aggettivi sostantivati
Gradi dell'aggettivo qualificativo
Grado superlativo

Unità 10
Comparativi e superlativi organici
Aggettivi determinativi
Aggettivi possessivi
Aggettivi dimostrativi
Aggettivi identificativi
Aggettivi indefiniti
Aggettivi interrogativi ed escamativi
Aggettivi numerali cardinali
Aggettivi numerali ordinali
Analisi grammaticale dell'aggettivo
L'aggettivo in breve

Unità 11
Il pronome
Il pronome e il testo
Pronomi personali
Pronomi personali soggetto
Pronomi personali complemento
Pronomi riflessivi
Pronomi allocutivi di cortesia
Pronomi possessivi
Pronomi dimostrativi e identificativi
Pronomi indefiniti
Pronomi relativi
Pronomi relativi invariabili
Pronomi relativi variabili
Pronomi doppi
Pronomi esclamativi
Analisi grammaticale del pronome
Pronomi in breve

Unità 12
L'avverbio
La formazione dell'avverbio
Tipi di avverbi
I gradi dell'avverbio
La posizione dell'avverbio
Analisi grammaticale dell'avverbio
Avverbio in breve

Unità 13
La preposizione
Funzione della preposizione
Preposizione proprie
Preposizioni proprie e i complementi
Locuzioni preposizionali
Analisi grammaticale della preposizione
Preposizione in breve

Unità 14
La congiunzione
Vari tipi di congiunzione
Congiunzioni coordinative
Congiunzione subordinative
La congiunzione che
Congiunzioni e preposizioni
Congiunzioni e avverbi
Analisi grammaticale
La congiunzione in breve

Unità 15
L'interiezione
Analisi grammaticale
Interiezione in breve

Unità 16
Le onomatopee

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