La forma del verbo: forma attiva e forma passiva

In questa lezione la forma del verbo: si ha la forma attiva quando il soggetto compie l’azione o si trova nella condizione o nello stato che il verbo esprime, quindi sia con i verbi transitivi che con quelli intransitivi. Il sole riscalda la terra

Mentre i verbi intransitivi hanno solo la forma attiva, i verbi transitivi possono avere anche la forma passiva: l’azione in questo caso non è compiuta dal soggetto, ma dal complemento d’agente; il soggetto invece è colui o ciò che subisce l’azione. La terra è riscaldata dal sole.

 

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Verbi Attivi, Passivi e Riflessivi

Introduzione ai Verbi Attivi

I verbi attivi sono quelli in cui il soggetto della frase compie l'azione espressa dal verbo. In altre parole, il soggetto è l'agente che esegue l'azione. Questa è la forma più comune di utilizzo dei verbi in italiano e rappresenta un modo diretto di esprimere l'azione.

Ad esempio, nella frase

"Io faccio la spesa" ,

il soggetto "Io" compie l'azione di "fare la spesa".

In un altro esempio,

"Lui ha preso degli appunti" ,

il soggetto "Lui" è colui che ha effettuato l'azione di prendere degli appunti.

Ancora, nella frase

"Tutti dovevano fare l’esercizio" ,

il soggetto "Tutti" è attivamente coinvolto nel fare l'esercizio.

In ciascuno di questi esempi, l'azione del verbo è chiara e diretta, mostrando chi è il responsabile dell'azione. L'utilizzo della forma attiva è fondamentale per rendere il discorso più chiaro e conciso.

L'uso dei verbi attivi non richiede modifiche complesse alla struttura della frase. La sintassi è semplice: soggetto + verbo + complemento oggetto (se necessario). Questo rende la forma attiva particolarmente efficace nella comunicazione quotidiana e nella scrittura.

Comprendere i Verbi Passivi

I verbi passivi, invece, sono utilizzati quando il soggetto della frase subisce l'azione invece che compierla. In altre parole, il soggetto è il destinatario dell'azione. La forma passiva è spesso utilizzata per dare maggiore enfasi all'oggetto dell'azione piuttosto che all'agente che compie l'azione.

Ad esempio, nella frase

"La spesa è fatta da me" ,

il soggetto "La spesa" subisce l'azione di "essere fatta" da "me".

Un altro esempio è

"Gli appunti sono stati presi da lui" ,

dove il soggetto "Gli appunti" è l'elemento che subisce l'azione di essere presi.

Ancora, nella frase

"L’esercizio doveva essere fatto da tutti" ,

il soggetto "L'esercizio" subisce l'azione di essere fatto.

Solo i verbi transitivi, che richiedono un complemento oggetto, possono essere trasformati nella forma passiva. I verbi intransitivi, che non hanno un complemento oggetto, non possono assumere una forma passiva.

"Il treno va a Genova",

è un esempio di verbo intransitivo che non può essere trasformato in passivo.

La trasformazione di una frase dalla forma attiva a quella passiva comporta diversi cambiamenti:

il complemento oggetto della frase attiva diventa il soggetto della frase passiva, mentre il soggetto della frase attiva diventa complemento d'agente; il verbo si mette al participio passato e viene preceduto dall’ausiliare "essere" coniugato al tempo e al modo del verbo della frase attiva .

Ad esempio, la frase attiva

"Luisa ha mangiato la mela che era sul tavolo"

diventa nella forma passiva,

"La mela che era sul tavolo è stata mangiata da Luisa." .

L'uso del Verbo "Venire" nella Forma Passiva

Nella lingua italiana formale, soprattutto nei contesti giuridici e giornalistici, la forma passiva può essere costruita anche utilizzando il verbo "venire" al posto del verbo "essere". Questa costruzione è possibile solo quando la frase attiva è in un tempo "semplice", come il presente, l'imperfetto, il passato remoto o il futuro semplice.

Ad esempio, consideriamo la frase attiva:

"Prima dell’esame orale, gli studenti faranno una prova scritta." .

Nella forma passiva usando "venire", la frase diventa:

"Prima dell’esame orale, una prova scritta verrà fatta dagli studenti." .

Qui, l'uso di "verrà fatta" invece di "sarà fatta" dà alla frase un tono più formale e professionale.

Allo stesso modo, la frase attiva

"Quello storico ha scritto una biografia su Giulio Cesare."

può essere trasformata nella forma passiva come

"Una biografia su Giulio Cesare è stata scritta da quello storico." .

È importante notare che questa costruzione con "venire" è appropriata solo in contesti specifici e che l'uso eccessivo può rendere il testo pesante. È fondamentale conoscere il contesto e il pubblico a cui ci si rivolge per utilizzare correttamente queste forme.

Il "Si" Passivante

Un'altra forma di costruzione passiva in italiano è il "si" passivante. Questa forma è ottenuta aggiungendo l'elemento pronominale "si" prima di un verbo transitivo attivo alla terza persona singolare o plurale. Questa costruzione è spesso utilizzata nei titoli di giornali, annunci pubblicitari e in contesti dove si vuole mantenere una forma concisa e impersonale.

Un esempio di "si" passivante è

"Si giudicherà il suo operato in tribunale." ,

che è l'equivalente di

"Il suo operato sarà giudicato in tribunale." .

Questa forma è efficace per mantenere un tono neutrale e spesso formale.

Talvolta, il "si" passivante può essere posposto al verbo, come negli annunci sui giornali. Ad esempio, la frase

"Affittasi monolocale"

è una forma comune in cui il verbo "affittare" è seguito dal "si" passivante per indicare che "un monolocale è in affitto". In questo caso, al plurale, il verbo perde la vocale finale prima del "si".

L'uso del "si" passivante è particolarmente utile in contesti dove l'agente dell'azione è sconosciuto, irrilevante o ovvio dal contesto. È una costruzione che consente di focalizzarsi sull'azione invece che sull'agente che la compie.

Verbi Riflessivi

I verbi riflessivi sono una categoria particolare di verbi in cui l'azione riflette sul soggetto stesso. In altre parole, il soggetto compie l'azione e allo stesso tempo la subisce. Questi verbi sono facilmente riconoscibili perché sono accompagnati da pronomi riflessivi come "mi", "ti", "si", "ci", "vi", "si".

Un esempio di verbo riflessivo è

"Mi lavo" ,

dove il soggetto "io" compie l'azione di lavarsi e ne è anche il destinatario.

Un altro esempio è

"Loro si preparano per la scuola" ,

dove il soggetto "loro" compie l'azione di prepararsi e ne è anche il destinatario.

È importante notare che non tutti i verbi riflessivi hanno lo stesso significato o struttura. Alcuni verbi riflessivi sono detti "apparenti" perché hanno una costruzione simile a quella dei verbi riflessivi ma non riflettono l'azione sul soggetto.

Ad esempio,

"Si pettina"

può essere riflessivo se il soggetto pettina se stesso, ma può anche essere transitivo se il soggetto pettina qualcun altro.

I verbi riflessivi, come i verbi attivi e passivi, svolgono un ruolo fondamentale nella costruzione delle frasi e nella comunicazione efficace in italiano. Comprendere l'uso corretto dei verbi riflessivi aiuta a esprimere azioni e stati in modo preciso e chiaro.

Qui trovi un vocabolario delle parole più difficili usate nella lezione.

1. Verbo Attivo

Il verbo attivo è una forma di verbo in cui il soggetto della frase compie l'azione espressa dal verbo. Questo tipo di verbo indica chiaramente chi sta effettuando l'azione.

2. Verbo Passivo

Il verbo passivo è una forma di verbo in cui il soggetto della frase subisce l'azione invece di compierla. La frase passiva mette in risalto l'oggetto dell'azione piuttosto che l'agente.

3. Verbo Riflessivo

Il verbo riflessivo è una forma di verbo in cui l'azione riflette sul soggetto stesso. In altre parole, il soggetto compie e subisce l'azione contemporaneamente.

4. Complemento Oggetto

Il complemento oggetto è il sintagma nominale o pronominale che riceve direttamente l'azione del verbo. È un elemento fondamentale nelle frasi con verbi transitivi.

5. Participio Passato

Il participio passato è una forma verbale utilizzata per formare i tempi composti e le forme passive. In italiano, il participio passato si accorda in genere e numero con il soggetto della frase.

6. Ausiliare

L'ausiliare è un verbo che si utilizza insieme al participio passato per formare i tempi composti e la forma passiva. In italiano, gli ausiliari principali sono "essere" e "avere".

7. Verbo Transitivo

Il verbo transitivo è un verbo che richiede un complemento oggetto per completare il suo significato. Ad esempio, "prendere" è transitivo perché necessita di un complemento oggetto come "appunti".

8. Verbo Intransitivo

Il verbo intransitivo è un verbo che non richiede un complemento oggetto per completare il suo significato. Ad esempio, "andare" è intransitivo perché non ha bisogno di un complemento oggetto.

9. Forma Passiva con "Venire"

La forma passiva con "venire" è una costruzione passiva utilizzata in contesti formali. In questa forma, il verbo "venire" sostituisce "essere" quando la frase attiva è in un tempo semplice.

10. Si Passivante

Il "si" passivante è una costruzione che utilizza il pronome "si" prima di un verbo transitivo per esprimere una forma passiva in modo impersonale. È comune in annunci e titoli.

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