La comunicazione, intesa come atto del comunicare, può essere riassunta come una trasmissioni di informazione attraverso segni. Simboli, indizi, tracce e segnali di diversa natura inviano di continuo informazioni ad ogni essere vivente, il quale a sua volta, può produrre segni dei tipi più svariati. Però, anche se tutti i segni trasmettono di per sé un’informazione, perché si abbia una vera comunicazione, cioè un vero passaggio di informazioni, è necessario che siano rispettate particolari regole. Ogni atto comunicativo, anche il più semplice e diretto, a deve avere i seguenti elementi:

  1. l’emittente: chi invia il messaggio;
  2. il ricevente: chi riceve un messaggio;
  3. il messaggio: ciò che si comunica;
  4. il referente: ciò a cui si riferisce il messaggio;
  5. il codice: l’insieme dei segni nei quali è formulato il messaggio;
  6. il canale: il mezzo attraverso il quale passa il messaggio.

Si ha una comunicazione solo se i sei fattori sono presenti e interagiscono tra loro.

 

Emittente e ricevente

Ogni comunicazione avviene sempre tra due poli: un emittente che abbia un messaggio da inviare e che intende inviarlo e un ricevente (o destinatario)  che lo riceve.

L’emittente è colui che trasmette un messaggio; il ricevente, è invece, colui che lo riceve.

Il ricevente si chiama anche destinatario; i due termini non sono equivalenti: destinatario è colui al quale è indirizzato intenzionalmente il messaggio, mentre il ricevente è colui che di fatto lo riceve.

Giovanni dice a Giacomo: “Sono felice".

In questo esempio Giovanni è l'emittente cioè la persona che formula il messaggio, lo emette e lo invia a un destinatario (Giacomo). Il ricevente, o destinatario, è colui al quale  il messaggio è destinato.

La presenza di un emittente e di un ricevente è una condizione preliminare e necessaria perché si realizzi una comunicazione. Nella maggior parte delle comunicazioni, emittente e ricevente si scambiano continuamente di ruolo: il ricevente una volta ricevuto e compreso  il messaggio, diventa emittente di un nuovo messaggio, di conseguenza, l'emittente originario diventa ricevente e così via.

Questo continuo scambio di ruoli, che è tipico del dialogo, del colloquio e della  discussione,  permette all'emittente di verificare subito se il messaggio è  stato capito o no. Oltre che un emittente e un ricevente, ogni comunicazione ha sempre un contenuto.

Il contenuto dell'informazione (nell'esempio "sono felice") si chiama messaggio.

Un messaggio, in quanto elemento di comunicazione, fa sempre riferimento, esplicitamente o implicitamente, a una precisa situazione, un fatto, un oggetto reale o immaginario, uno stato d'animo, un concetto o un' idea. L'entità a cui il messaggio si riferisce (implicitamente o esplicitamente) si chiama referente.

Nelle seguente tabella ci sono alcuni esempi di emittenti e destinatari e alcuni possibili messaggi:

emittente messaggio ricevente
guidatore Attento quando attraversa! pedone
vigile Alt! automobilista
sindaco Scuole per tutti! elettore
commessa Costa venti euro cliente
dentista Stia fermo... paziente
doganiere Il suo passaporto è scaduto. turista
voce meccanica ore due e venti minuti...ore due e venti minuti... persona
padre Quest'anno il motorino le lo scordi! figlio
cittadina Dove si ritira il certificato di nascita? impiegata

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