Gli aggettivi possessivi

Gli aggettivi possessivi indicano a chi appartiene ciò di cui si parla e poiché le persone sono tre per il singolare e tre per il plurale avremo:
						| 						 | 						            1ªPERSONA 			 | 						             2ªPERSONA 			 | 						          3ª  PERSONA 			 | 		
					| 			 SINGOLARE 			 | 						 MIO 			 | 						  TUO 			 | 						  SUO 			 | 		
					| 			 PLURALE 			 | 						  NOSTRO 			 | 						 VOSTRO 			 | 						  LORO 			 | 		
	
Mio, tuo, suo, nostro, vostro hanno forme diverse per il maschile, il femminile, il singolare e il plurale; loro invece è invariabile, per cui avremo:
il mio libro
la mia casa
i miei libri
le mie case
e invece:
il loro libro
la loro casa
i loro libri
le loro case.
A questi sei aggettivi sono da aggiungere proprio, che ha lo stesso significato di suo e di loro e si usa in frasi impersonali riferito, com'è ovvio, alla terza persona, oppure come rafforzativo degli altri 
possessivi, e altrui che significa di un altro e attribuisce il possesso a persona genericamente diversa dal soggetto della proposizione in cui ricorre.
	- Gli aggettivi possessivi specificano sia l'oggetto posseduto sia la persona del possessore.
 
Se dico il mio cappello, preciso che il cappello, cioè l'oggetto con il quale l'aggettivo concorda nel genere e nel numero è mio, cioè che io 1ª persona singolare ne sono il possessore.
	- L'aggettivo possessivo è preceduto, di solito, dall'articolo, determinativo o indeterminativo;
 
il tuo pallone -  un vostro amico.
L'articolo  determinativo non si mette quando l'aggettivo possessivo accompagna un nome di parentela:
Ho incontrato tua sorella.
Posizione dell'aggettivo possessivo:
di solito precede il nome, ma viene messo anche dopo al nome:
a) nelle espressioni vocative ed esclamative:
Amico mio, aspettavamo solo te!
b) in alcune espressioni particolari come:
per colpa sua, da parte mia, a casa tua, per amor mio;
c) quando si vuole accentuare l'idea di possesso:
Questi sono soldi miei.
Proprio e altrui sono aggettivi possessivi; proprio si può usare: per rafforzare un altro aggettivo possessivo:
Lo ha toccato con le sue proprie mani.
d) per sostituire l'aggettivo possessivo di 3° persona singolare o plurale purché si riferisca al soggetto della frase:
Quell'individuo cerca sempre il proprio tornaconto.
 e) quando la frase ha soggetto indefinito
Prima di uscire, ogni ospite prenda il proprio regalo.
Si deve usare in quanto obbligatorio:  nelle frasi con verbo impersonale:
occorre difendere i propri diritti.
al posto di suo e di loro quando questi potrebbero creare equivoci riguardo al possessore, nella frase:
Paolo  ha dato il proprio cappello a Giovanni.
Ci fa essere certi che il cappello è di Paolo  (perché Paolo  è il soggetto e proprio sostituisce l'aggettivo possessivo di 3 ª  persona singolare solo se questo si riferisce al soggetto).
Altrui, invariabile, significa “di altri”, “degli altri” e viene usato per indicare un possessore indefinito, viene posto di solito dopo il nome:
Nessuno deve impadronirsi del denaro altrui.
In alcuni casi l'aggettivo possessivo può essere impiegato anche con valore di nome. Gli aggettivi possessivi sostantivati più comunemente usati sono:
il mio, il tuo
	- (al maschile singolare) per indicare il denaro, le proprietà:
 
Non penso certo di appropriarmi del tuo.
	- I miei, i tuoi (al maschile plurale) per indicare i familiari, in particolare i genitori:
 
Ti presento i miei.
	- - la mia, la vostra (al femminile singolare) si sottintende “lettera”, “missiva”.
 
Come ti  scrissi  nell'ultima mia… 
	- - la mia, la tua, la sua (al femminile singolare) per indicare il parere, l'opinione:
 
 Anche oggi ha detto la sua.
	- nelle costruzioni partitive una delle mie, qualcuna delle sue, per indicare birichinate, sbadataggini:
 
Ne ha combinata una delle sue.